Consigli per diventare più resiliente

Consigli per diventare più resiliente

Ecco alcuni piccoli consigli per coltivare un atteggiamento più resiliente:

 

  1. Osservate la realtà

Uno dei comportamenti che crea maggiore stress e infelicità è l’interpretazione della realtà. Siamo abituati a valutare TUTTO ed essere giudicati da TUTTI perché siamo cresciuti in una società di individualismo e competizione. (Inoltre si sono sciolti le tradizioni, i modelli di famiglia sono cambiati, i social escludono la tristezza, la globalizzazione fa sentire insignificante, gli uomini devono essere in un certo modo, le donne in un altro. Tutto questo ha aumentato la sensazione di separazione tra di noi e quindi anche la solitudine.)

Per darvi un po’ di tregua da questo “eterno giudicare ed essere giudicati” potreste provare a cominciare ad osservare la realtà senza dar giudizi. Immaginatevi di fare un passo indietro e che guardare fuori da voi e ascoltate quello che succede. Questo finto distacco può aiutarvi a vedere le situazioni da una prospettiva di “infantile” curiosità. Il dialogo interno potrebbe svolgersi come segue:

“Guarda questo (o questa) come urla! Ha proprio una voce forte!” oppure

“Guarda la faccia buffa che fa questo (o questa) mentre mi dava il “cretino” (la cretina). Ma sa quanto è brutto (brutta)? Anche se fossi l’ultimo (l’ultima) sul pianeta …” oppure

“Guarda me come sono diventata isterica (o isterico) quando mia mamma mi ha rovinato i miei jeans preferiti. Per un paio di Jeans! So che lei lo fa perché vuole solo aiutarmi nelle facende di casa … Dai pazienza!” oppure

“Vedi un po’, volevo fare la/ il forte, ma di nuovo mi sono messa/o a piangere. Quanto mi vergogno tantissimo per questo. Come mai non riesco a tirare fuori la mia rabbia? Di che cosa ho paura? Vorrei capire per liberarmi di questo senso di vergogna. Non so come ma lo farò …”

 

Ammetto che, inizialmente, è un esercizio molto difficile, ma vedrete, col tempo e con la pratica, diventerà sempre più semplice finché non diventerà abitudine. E poi magari alcune volte le situazioni possono apparirvi così ridicoli che vi metterete persino a ridere … Un tentativo vale la pena!

 

  1. Non resistere alla realtà

La vita è un alternarsi di buio e luce, di gioia e tristezza. Tenendo ben presente che sia dolcezza sia amarezza fanno parte dell’esistenza umana, può aiutare a reagire meno resistente alle situazioni che vi capitano. Questa convinzione può aiutarvi a darvi il permesso di trovarsi un una situazione difficile, umiliante, triste, di insuccesso etc. Tutti noi in questa dimensione terrestre siamo sottoposti a questi ritmi. E quindi, sapendo che non siete soli, può aiutare a mantenere la “serenità” durante un momento di crisi.

 

  1. Osservate i vostri pensieri

I pensieri plasmano la nostra realtà. Per questo è importante prestare attenzione al tipo di dialogo che instauriamo con noi stessi. Sono parole di bene-dizione o di male-dizione?
Osservate attentamente il dialogo interno e provate a volgere al positivo tutte quelle espressioni distruttive che usate abitualmente. Con questo esercizio comincerete a salire un gradino dopo l’altro sullo scalino di frequenza energetica. Stiate tranquilli che il subconscio ascolta e l’ambiente reagisce. Seguono alcuni esempi per ispirarvi (per correttezza abbiamo eliminati ogni tipo di parolaccia; naturalmente sta a voi di “decorare” le frasi secondo i vostri gusti e preferenze; importante ricordarsi che le parolacce non vengono usate con se stessi):

“Non riesco!” –> “Vediamo quanto tempo ci vorrà per imparare. Ce la farò perché lo voglio io!”

“È colpa mia” –> “Ho sbagliato/a e mi sento veramente male. Ma tutti facciamo errori. Può capitare. Mi do il permesso di fare errori.”

“È difficile” –> “Ma, dove posso cominciare? Potrei chiedere qualche consiglio a XXX. Dopodiché ci provo e vediamo cosa viene fuori. Sarà un bella sorpresa!”

“È un grosso problema” –> “Caspita, questa si che è una bella sfida. Sono curiosa cosa mi inventerò per risolvere il problema questa volta.”

 

  1. Il valore di voi stessi

Ed eccoci qui di nuovo: Ci definiamo attraverso i titoli di studio, i certificati di specializzazioni, i risultati raggiunti, i vestiti, i marchi delle macchine. Fin da bambini abbiamo imparato che l’amore si riceve solo quando si “fa il bravo bambino” o “la brava bambina” e non perché esistiamo e basta. Abbiamo imparato le lezioni attraverso un addestramento con punizione e gratificazione come il “cane di Pavlov”[1] e quindi abbiamo dimenticato la nostra curiosità naturale per la scoperta di cose che non conosciamo. Abbiamo capito che il potere si manifesta attraverso i soldi e non attraverso principi etici.

 

E ora vi diciamo che il nostro valore non dipende da quello che facciamo e che possediamo!? Si. Perché vi rende liberi! Avete mai provato di celebrare ed onorare chi siamo in quanto esseri umani, indipendentemente dai riscontri di ciò che facciamo. Avete mai provato di semplicemente essere?

 

  1. Chiedete aiuto

A volte, quello di cui abbiamo bisogno è di realizzare che non siamo soli e che tante altre persone hanno avuto esperienze simili alle nostre e possono esservi d’aiuto. Non lasciatevi bloccare dall’orgoglio, dalla timidezza o dalla vergogna e chiedi aiuto alle persone intorno a te. Rimarrete sorpresi quante persone si renderanno disponibili …

 

[1]    http://perussia.it/pavlov-il-cane-e-la-campanella/; visitato il 09.04.2018

2018-04-24T16:43:36+00:00

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