Ho capito un fatto piuttosto spaventoso: sembra che quasi nessuno ha un rapporto amichevole con il proprio corpo.
Evidentemente, si tratta di un problema comune della nostra società.
Anche io non ero contenta di lui: troppi chiletti sui fianchi, caduta eccessiva di capelli, unghie deboli, sinusite costante, raffreddore in ogni occasione, piccoli infiammazioni fastidiosi sotto cute sulla testa, nel viso, nella bocca, gastrite, gonfiore e ogni tanto vomito senza ragione evidente etc. Il mio corpo si sentiva probabilmente così aggredito che doveva “sfogarsi” attraverso le patologie sopra descritte. Ma questo ancora non sapevo.
Ho cominciato a chiedermi come mai non ero mai in forma? Ero sempre un po’ malaticcia. Ho deciso di approfondire perché ero stufa di sentirmi cosi. Quindi mi sono messa a fare delle ricerche per capire come fuoriuscirne.
Scoprivo la scienza della psicosomaticità che parte dal presupposto che tutte le malattie hanno un origine psicologico. Lo stato psicologico determina il pensiero costante (sopratutto subconscio) di una persona. Il pensiero influisce la produzione o erogazione di certi ormoni che poi si ripercuote sulla funzionalità del corpo. In modo positivo o negativo.
E poi ho trovato un libro veramente interessante scritto da Christiane Beerlandt che include anche la nostra parte spirituale (“L’enciclopedia della psicosomaticità” – la chiave per la liberazione di se stesso) nel quale lei scrive che il corpo “parla” la lingua del nostro essere più profondo. La chiave per la vera guarigione della malattia e del dolore è comprendere definitivamente l’origine psico – emotivo. Le malattie sono espressioni ed indicatori di disarmonia interna. Sono stati emotivi che non vengono vissuti e traumi che non vengono conclusi. Tutto nascosto nel subconscio. La consapevolezza di questi fatti però è fondamentale per la propria guarigione. La comprensione profonda porta al cambiamento psicologico. E il nuovo stato d’animo attiva il cambiamento fisico.
Lei non è l’unica a dirlo. Il medico tedesco Ruediker Dahlke (libro “La malattia come simbolo”) e la Life Coach sudafricana Evette Rose (libro “Metaphysical Anatomy”) sostengono alla loro volta che la nostra anima comunica attraverso il nostro corpo. Finché siamo allineati con il nostro vero scopo, finché viviamo in integrità con i nostri valori, il corpo “risponde” con salute. Ma anche blocchi ancestrali o missioni da compiere possono esprimersi attraverso una malattia. Fatto sta che la malattia può essere sempre interpretato come un messaggio o un problema da risolvere.
Man mano capivo che il mio corpo alla fine era solo una proiezione del mio “inferno” interno. Non era il mio corpo l’origine del malessere, ma le emozioni che provavo. Lui faceva il meglio che poteva per dirmi che c’era qualcosa che non andava. Lui era solamente l’espressione di emozioni negative e le rispecchiava benissimo. Funzionava alla perfezione.
Il nostro corpo è il nostro amico migliore. Ci dice tutto. Basta ascoltarlo.
🙂
Hi there
Gracias por compartir esta bella e importante historia vital Judith. Es un placer leerte y descubrir personas bcomo tú, pues cada vez somos más. Espero que entiendas el español porque mi italiano escrito es todavía muy pobre. Un saludo.
grazie mille a te!
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