La malattia non è qualcosa che viene distribuita così a sorte.
La malattia è la risposta ad un messaggio – dal semplice raffreddore fino alla malattia mortale – che noi con la nostra vita stessa abbiamo diffuso.
Il messaggio viene comunicato attraverso le nostre azioni, i nostri pensieri. Quando pensiamo / facciamo qualcosa che blocca l’energia vitale, questa energia viene deviata, ma non sparisce. Perciò questi blocchi energetici devono trovarsi un’altra via.
Ma cosa significa “impedire” all’energia vitale di scorrere? Se non viviamo con integrità e sincerità; se non sentiamo il nostro corpo e la nostra voce interna; se non viviamo secondo i nostri valori, Questi sono tutti esempi che bloccano la nostra vitalità, l’energia che ci fa vivere sereni, equilibrati e sani.
Un esempio:
Una persona ha mal di gola. Secondo Beerlandt è evidente che questa persona no ha ascoltato la sua voce interna che chiede l’espressione sincera delle emozioni. Questa voce interna ci consiglia sempre di NON accumulare tristezza e rabbia. Se ciò non avviene, queste emozioni bloccate mutano e si sfogano poi attraverso pretese, avidità verso altri e sensazioni di esclusione.
Mettiamo che questa persona non “ascolta” il segnale “Mal di Gola” e dopo un po’ di tempo – con cure naturali, tradizionali o senza, ma sopratutto senza aversi chiesto quali sono le origini psicologiche, i sintomi spariscono perché le cause scatenanti psico-emotivi si sono alleggerite o sono state represse (ma non risolte). Probabilmente però questa persona si ammalerà spesso di mal di gola e/o si ammalerà prima o poi più gravemente con p.e. una bronchite. Questa malattia si sviluppa per dare una nuova possibilità di risolvere la causa scatenante. Più essa viene repressa, più il segnale diventa forte per far sì che la persona si interrogasse dove sono da fare cambiamenti.
La persona decide di curare la bronchite nuovamente “solo” esternamente concentrandosi sui sintomi senza lavorare sulle cause psico-emotivi. La “risposta” della vita probabilmente sarà che si manifesterà una malattia ancora più grave, “sperando” che la persona finalmente ascolti se stessa e si chieda il “motivo” della malattia. Se ancora però il segnale viene ignorato, il messaggio deve diventare ancora più esplicita (come polmonite o cancro) per “forzare” la persona di interrogarsi profondamente e eseguire cambiamenti psicologici fondamentali.
Questo percorso è da intendersi come un viaggio e può essere lungo per vari motivi, ma le scoperte per i quali siamo pronti sono sempre immediate. Ogni persona è diversa e un mondo a sé, vale a dire che le condizioni per sviluppare una specifica malattia sono vari e complessi da scoprire: la predisposizione genetica, i traumi vissuti e non conclusi, influenze ancestrali e così via. Si tratta di una ricerca per conoscersi sempre meglio. Più la persona diventa consapevole del proprio corpo e della sua “voce” interna, più velocemente potrà risolvere. Tutto ciò non esclude la cura medica.
Siccome la maggior parte delle persone si affida della medicina tradizionale, per sentirsi al sicuro è assolutamente necessario usufruirne. Crescendo abbiamo tutti imparato a vedere la malattia solamente come un sintomo. L’essere umano non è più abituato di cercare il VERO inizio di una malattia. Però proprio Lì inizia il processo di guarigione. La teoria di Beerlandt è che finché l’umanità non diventerà cosciente, la risorsa divina vitale stessa ci manderà in continuazione nuove malattie, sempre più difficili da curare. Tutto per aiutare di scavare finalmente più profondamente per trovare il VERO significato e per trovare la nuova via per una vita migliore.
Partendo da questo presupposto che la malattia ha un’origine psico-emotivo e può essere visto come un messaggio su cosa e come cambiare, non dovrebbe esserci anche una spiegazione di questo tipo per un contagio o un’infezione? Infatti. la risposta è sì.
Al livello fisico, le infezioni vengono causate da micro – organismi come virus, funghi e batteri. Sulla nostra pelle, dentro il nostro corpo e nel nostro ambiente si trovano miliardi e miliardi di questi organismi. Siamo circondati di queste mono – cellule e sopratutto conviviamo con loro da sempre. La natura ci ha dato un sistema immunitario perfetto per evitare che la carica diventi troppo alta e danneggi l’organismo.
Beerlandt dice che certe emozioni (paure, aggressioni. rancore, … ), pensieri negativi, convinzioni limitanti, … danno via libera al “virus”; che sono loro che “attaccano” il nostro corpo rendendolo debole. I nostri desideri inconsapevoli, i nostri modi di pensare, e abitudini di reagire determinano i cambiamenti ormonali e lo stato di salute dei nostri organi, dei nostri linfonodi, delle nostre cellule corporee. Anche regole collettive impliciti e aspettative alla vita nascoste nel nostro subconscio – magari passati da generazioni a generazioni – possono agire come catalizzatori e rinforzare il tutto.
Quale parte del corpo si ammala e che patologia si manifesta dipende quindi dalla loro influenza. Anche che tipo di virus ci fa ammalare è alla fine un allineamento logico al livello di frequenza con il nostro stato mentale, un allineamento energetico con le nostre convinzioni. Se poi persone con lo stesso stato d’animo (p.e. poca autostima, paura, insicurezza) si incontrano, il contagio può avvenire più facilmente.
Perciò, portare alla consapevolezza, sciogliere blocchi emotivi e concludere traumi per poter aprirsi alle opportunità infinite di crescita e di guarigione dovrebbe essere l’unica missione per l’umanità da compiere.
Leave A Comment