Chi sono 2025-11-11T13:52:49+00:00

CHI SONO

Per lo sviluppo serve chiarezza. Per la chiarezza serve il confronto. Per il confronto serve sostegno.

Mi chiamo Judith C. Kruger e da sempre sono attratta da ciò che rende le persone autentiche, vive e presenti.

Con un Master in Sviluppo delle Risorse Umane, ho lavorato per diversi anni nell’ambito formativo, interessandomi in particolare di formazione e sviluppo del potenziale. Amavo creare spazi in cui le persone potessero esprimersi, crescere, riconoscere i propri talenti. Ma col tempo ho sentito che quel tipo di lavoro restava in superficie.

Questo bisogno di andare più in profondità mi ha portata ad avvicinarmi al corpo — e in particolare al sistema nervoso — attraverso una formazione triennale in Somatic Experiencing®, un approccio gentile e potente che lavora sul modo in cui regoliamo le nostre esperienze interiori, il nostro stato, la nostra vitalità.

Il corpo racconta ciò che spesso le parole non riescono a dire. E proprio da lì parte il mio lavoro oggi: da un ascolto profondo, non giudicante, che permette di ristabilire una connessione più autentica con sé stessi.

Negli ultimi anni ho avuto anche la possibilità di lavorare nell’ambito sanitario, entrando in contatto con il mondo delle persone che si prendono cura degli altri — medici, infermieri, psicologi e operatori. Conoscere da vicino le loro sfide, la dedizione e al tempo stesso il peso che spesso comporta questo tipo di professione, mi ha permesso di sviluppare una particolare sensibilità verso i temi dello stress, del carico emotivo e degli errori umani.

Con le mie competenze posso offrire uno spazio di sostegno e regolazione, un “porto sicuro” in cui queste persone possano ritrovare equilibrio, fiducia e presenza, anche di fronte a momenti difficili o temi delicati.

Accanto a questo percorso, c’è una passione che mi accompagna da sempre: i cavalli.

La loro sensibilità, la loro presenza, il modo in cui “sentono” il mondo, ha molto da insegnarci.

Per questo offro anche sessioni in presenza del cavallo, oppure percorsi esperienziali più strutturati, dove la relazione con questo animale diventa parte integrante del processo.

Non si tratta di equitazione, ma di un incontro: uno spazio di consapevolezza, dove il cavallo diventa specchio, guida e compagno di trasformazione.

LE MIE PAROLE CHIAVE